IN GIAPPONE I DISTRIBUTORI AUTOMATICI SONO OVUNQUE
Sapete perché il Giappone può essere considerata la terra dei distributori automatici? Detti in giapponese jidōhanbaiki 自動販売機 sono tantissimi, si trovano ovunque, dalle piazze delle grandi metropoli alle montagne o i piccoli villaggi di campagna, e vendono letteralmente ogni genere di prodotto.
Secondo l’Associazione Nazionale dei Produttori ne esistono più di 5.5 milioni, circa uno ogni 23 persone, per un introito annuale che ammonta ad oltre 60 miliardi di dollari. Estremamente iconiche e ricche di significato, sono in grado di dire molto più di quanto si pensi sull’eccezionale cultura di questo paese: abbiamo elencato 15 motivi dell’enorme diffusione delle vending machine in Giappone.
Hokkaido in Inverno © Hong kihyun
- Si trovano dappertutto. Sulle strade percorse dai pendolari, nelle stazioni, alle fermate degli autobus, fuori dai supermercati, nei parchi, sui vagoni dei treni, nei santuari: ogni angolo ha la sua vending machine.
- Vendono tutto quello che può servire. Cosa potete trovare nei distributori automatici giapponesi? Cibo di strada dolce e salato, sushi, zuppe e piatti tradizionali, bibite e energy drink, tè e caffè, composizioni floreali, scatole misteriose, anime e manga, mutande e t-shirt, giocattoli da collezione e action figure, spezie, uova di giornata, brodo, lattuga, frutta e verdura fresca, riso in sacchi, snack e gelati, pop corn, abbigliamento e accessori, cravatte, aforismi su carta e amuleti, polizze assicurative per turisti, ghiaccio a cubetti, shot di sakè e birra alla spina, ombrelli, mascherine, fotografie di personaggi famosi, prodotti tecnologici, occhiali.
- Fascino per tutto ciò che è automatico. La cultura giapponese è fortemente propensa ed attratta dal mondo dell’automazione e della robotica.
- Alto costo del lavoro. Dal secondo Dopoguerra in Giappone fattori come il tasso di natalità in declino, l’invecchiamento della popolazione e la mancanza d’immigrazione hanno contribuito a rendere la forza lavoro sia scarsa che costosa.
Una colorata vending machine a Yamanashi © Nattasak Buranasri
- Basso tasso di criminalità. Secondo al rapporto sul crimine delle Nazioni Unite del 2010, il Giappone si classifica con uno dei più bassi tassi di rapine in tutto il mondo: soprattutto atti vandalici e reati contro la proprietà sono rari. Aiuta il fatto che molti distributori automatici abbiano telecamere installate e un filo diretto con la polizia.
- Elevata densità abitativa di popolazione e costo degli immobili. Le vending machine non richiedono un commesso o spazi eccessivi. Con una popolazione di 127 milioni di persone in un paese più piccolo della California, il Giappone è uno dei paesi più densamente popolati in tutto il mondo, elemento che ha fatto salire per decenni i prezzi degli immobili.
- Unicità dei prodotti in vendita. Alcuni articoli sono normalmente introvabili nei negozi tradizionali.
- Buone possibilità di diffusione per i produttori. I distributori automatici, in particolare per le aziende produttrici di bevande, rappresentano un modo economico per diffondere i loro prodotti: un’infrastruttura semplice ma diffusa in maniera capillare, utilizzata dalla maggior parte delle persone quotidianamente data la scarsa propensione a fare “grandi scorte” in casa.
Soft drinks a Shinanomachi © Takamex
- Elevata propensione all’uso del contante. Le monete, da 1 円 a 500 円, sono molto diffuse e piuttosto pesanti nei portafogli dei giapponesi, che se ne liberano volentieri acquistando qualcosa al distributore: un modo comodo e utile per sbarazzarsene.
- La merce è sempre fresca ed i prodotti integri. Esiste per i manager e chi gestisce le vending machine in Giappone un sistema di controllo delle disponibilità per cui i prodotti non sono mai esauriti e la merce è sempre fresca e nelle migliori condizioni.
- Presenza di prezzi più bassi e convenienti. Molti prodotti all’interno hanno prezzi piuttosto bassi; inoltre in passato erano molto diffusi distributori automatici dove il costo di ogni articolo era fissato a 100 Yen, corrispondente a meno di 0,80 Euro.
- Tutti possono diventare proprietari di un distributore automatico. Si tratta di un business in cui è semplice e relativamente economico entrare, soprattutto ad esempio rispetto all’acquisto di uno spazio commerciale per la vendita al dettaglio o l’apertura di un kombini.
Un video promozionale del brand Acure Pass
- Sono molto sicure. Alcune vending machine in Giappone sono dotate di un defibrillatore, possono fornire informazioni sull’evacuazione in caso di disastri naturali, elargiscono acqua per le emergenze. Nei tempi di pandemia sono inoltre stati creati distributori con pagamento tramite app, prenotazione e possibilità di selezionare e ritirare prodotti con pedali e senza l’uso delle mani.
- Possibilità di interazione con l’uomo. Una serie di nuovi distributori automatici è dotata di un altoparlante che ringrazia nel dialetto regionale, altri lasciano un messaggio motivazionale, altri ancora possono prestare un ombrello nei giorni di pioggia. Interfacce grafiche e touch screen accattivanti prendono il posto dei freddi bottoni, con la possibilità di attivare una telecamera che identifica la persona e consiglia una bevanda.
- Sono attive 24 ore su 24.È possibile acquistare e consumare a qualunque ora del giorno e della notte.
Un collage di alcuni scatti di Eiji Ohashi © Eiji Ohashi (all rights reserved)
Una curiosità? Solo negli ultimi anni sono stati realizzati diversi progetti artistici e serie di scatti come “Time to Shine” del giapponese Eiji Ohashi o “Tokyo Vending Machine” del tedesco Benedikt Partenheimer, dedicati non solo alla diffusione capillare ma soprattutto alla bellezza surreale dei distributori automatici in Giappone.
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