PERCHÉ IN GIAPPONE SI USANO OMBRELLI TRASPARENTI?
Chiunque abbia visitato il paese del Sol Levante se lo è chiesto: perché gli ombrelli in Giappone sono trasparenti? È uno dei simpatici e particolari misteri di una nazione ricca di curiosità, i cui abitanti non si può certo dire non abbiano un peculiare rapporto con la pioggia.
La fioritura dei ciliegi sul Cherry Blossom Path del Lago Kawaguchi © aiaikawa
La stagione delle piogge in Giappone prende il via dalla fioritura dei ciliegi, nei mesi di marzo e aprile, continua con i temporali a maggio, i monsoni a giugno ed i tifoni tra luglio e ottobre. Durante questo periodo - in cui scrosci, pioviggine ed acquazzoni si alternano con cadenza quotidiana, manifestandosi in maniera repentina - tutti viaggiano con l’ombrello in mano.
La cosa più divertente è che la stragrande maggioranza delle persone ha l’ombrello uguale, di plastica trasparente con il manico bianco. Non per una mania di uniformarsi, non per seguire una moda cool, non per la loro particolare bellezza stilistica, bensì per un motivo incredibilmente pratico.
Una giovane donna giapponese con il suo ombrello trasparente a Shibuya © NamiUchida
I primi modelli furono sviluppati nel 1958, per poi accrescere la loro diffusione durante i Giochi Olimpici di Tokyo 1964 e poi negli anni ’70, con la crescita dei settori della moda e del design, oltre che dell’industria nazionale.
Gli ombrelli trasparenti, nati come prodotti artigianali in origine e progettati dalle aziende manifatturiere giapponesi, sono infatti diventati oggi di uso quotidiano, un bene comune che viene senza problemi o attenzione anche scambiato con altre persone, come i colleghi di ufficio o il vicino di tavolo al ristorante.
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Si possono comprare in qualsiasi momento nei “konbini", conveniencestore, tradizionali negozi giapponesi con prodotti a buon prezzo che si incontrano ad ogni angolo e vendono questi ombrelli belli e funzionali, dal diametro che raggiunge anche i 70 centimetri per circa 500 Yen.
Proprio la dimensione di questi accessori tipicamente giapponesi è uno dei fattori che ne rende quasi indispensabile la trasparenza, di modo da non bloccare la visuale in qualunque posizione ci si trovi o li si impugni. Tra le strade affollate, le vie caotiche e gli stretti marciapiedi delle metropoli gli ombrelli trasparenti sono fondamentali per evitare di scontrarsi ed al contempo restare protetti dall’acqua.
Uno degli incroci più affollati di Tokyo sotto la pioggia © Yao23
Questi ombrelli, detti kasa, si distinguono dai wagasa, i tipici ombrellini giapponesi colorati utilizzati per proteggersi dal sole, nelle cerimonie del tè e nel kabuki, il teatro giapponese. In Giappone non è raro assistere a scene di forte impatto, dove una distesa di ombrelli trasparenti crea l’effetto di un “dipinto su tela”, soprattutto nei luoghi più popolosi e ad alta densità abitativa, come Tokyo, Osaka, Yokohama, Nagoya e tutte le grandi città del Giappone.
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