LA SINGOLARE STREET ART DEI TOMBINI GIAPPONESI
Si sa, non c’è niente di più giapponese del trasformare oggetti comuni in qualcosa di straordinario: è il caso dei manhoru, ovvero i coperchi dei tombini presenti in ogni regione del Giappone, resi spesso delle vere e proprie opere d’arte, con un design unico e creativo, abbellito da motivi colorati, simboli floreali e naturalistici della tradizione. Quelli che un tempo erano dei banali tombini sono diventati nel tempo delle vere e proprie mete turistiche da non perdere!
Famosa scena di storia giapponese su un tombino della città di Atami © Kenshi Kingami via Unsplash
Questa forma artistica ebbe origine negli anni ’70, quando Yasutake Kameda, un dipendente del Ministero delle Infrastrutture, pensò che rendere i tombini dei veri pezzi d’arte potesse aiutare a sensibilizzare i cittadini, invogliandoli a contribuire al finanziamento dei nuovi sistemi fognari.
La realizzazione del primo progetto avvenne nel 1975 a Okinawa e diede il via, negli anni successivi, ad una rapida diffusione della pratica, fino alla nascita di un vero e proprio fenomeno culturale su scala nazionale.
Tombino con mascotte locale nella prefettura di Shizuoka © Kenshi Kingami via Unsplash
I comuni che parteciparono a questa iniziativa intrapresero una vera e propria competizione su chi riuscisse a creare il miglior progetto. Grazie a questa sfida, nacquero col tempo tantissimi pezzi unici con design elaborati e assolutamente originali. Già nel 2000 il numero di opere era altissimo, ma è cresciuto nel tempo fino ad arrivare, ad oggi, a quasi 6000 tombini con design personalizzati, diffusi in quasi tutti i 1780 comuni che compongono il Giappone.
Ogni volta che una città decide di realizzare un nuovo design, questo viene progettato da zero: dopo aver approvato la bozza del disegno, si realizza uno stampo definitivo, che verrà poi colorato e realizzato esclusivamente a mano!
La categoria di disegni più gettonata è sicuramente quella naturale. Alberi, animali e motivi floreali sono i veri protagonisti di quest’arte, ma sicuramente non gli unici: troviamo infatti mascotte Yuku-kyara, specialità culinarie, eventi e punti di riferimento rappresentativi dell’identità culturale di ogni singola città.
In uno dei tombini presenti nella cittadina di Kobe, ad esempio, è stato rappresentato lo zoo municipale famosissimo tra i turisti; ad Osaka, invece, è stato raffigurato l’iconico castello, mentre alcuni tombini nella regione Chubu vedono come protagonista il Monte Fuji.
July 2021, Mishima. Colored manhole with Mt. Fuji design by Kenshi Kingami on Unsplash
Oltre a riflettere una caratteristica locale, a volte i design dei tombini offrono un simpatico omaggio alla cultura degli Anime e dei Manga: è il caso della nota serie “Detective Conan”, il cui tombino è posizionato nella città natale dell’autore, di Hello Kitty, la dolce gattina di fama internazionale alla quale è stato dedicato un tombino nella città di Tama, in cui è situato un conosciutissimo parco a tema, e ovviamente dei Pokémon, a cui sono dedicati pezzi sparsi in tutti il Paese.
Anche le squadre sportive locali sono spesso oggetto di disegni, su tombini solitamente situati nei pressi delle arene e degli stadi, come nel caso del famoso logo della squadra di baseball Hiroshima Tokyo Carp.
Negli ultimi anni, sono state moltissime le città e i quartieri che hanno iniziato a realizzare dei pezzi innovativi e all’avanguardia: la tecnologia è riuscita ad arrivare persino tra i tombini giapponesi. In molti design sono stati infatti integrati dei codici QR che, se scansionati, forniscono indicazioni su luoghi turistici da visitare e consigliano ristoranti e locali caratteristici della zona.
Alcune attività commerciali offrono addirittura degli sconti se viene mostrata loro una foto del tombino con il QR code. Per quanto possa sembrare strano, i tombini del Giappone hanno contribuito in modo rilevante al turismo, incentivando i viaggiatori a visitare anche le aree meno conosciute del paese.
Ma il fascino di queste “opere d’arte urbane” non finisce qui: grazie al loro stile ricercato e al numero sempre crescete di appassionati, nel 2016 sono state realizzate anche delle figurine da collezione per ciascun tombino progettato fino a quel momento. In queste card - diventate talmente popolari da essere spesso acquistate e poi rivendute su aste online con prezzi anche molto alti - vengono raccontate le caratteristiche storiche e di immagine, con tanto di coordinate per poterle trovare.
Gadget dalla convention dedicata all’arte dei tombini © Spoon & Tamago
Una curiosità? Ogni anno il Giappone organizza una convention dedicata a questi singolari tombini, per celebrare gli artisti che li progettano e che rimangono spesso dietro le quinte. Durante l’evento, i visitatori possono vivere un’esperienza unica e immersiva all’insegna dei manhoru, tra carte da collezione, portachiavi, vari articoli di oggettistica e persino biscotti e snack con impressi i disegni dei tombini.
La quantità di persone che ogni anno prende parte a questo evento mette in luce quanto siano apprezzate queste opere urbane e quanto il Giappone sia capace di affascinare, che si tratti di cibo, di storia o di tombini!