COWORKING: 5 REASONS TO WORK IN A SHARED SPACE
We are close to blowing out the candle for the anniversary of the closure of many offices in our country. Some of these - even in a contemporary city like Milano, full of important headquarters, offices of numerous international companies and coworking spaces - have never been opened and still remain without a certain perspective.
From always an army of freelance invades the coworking of all the world, Milan included, with the freedom to choose a position modular and endowed divari comfort, without necessarily charging with continuity of the rent of a study or an office. Depending on the type of work, they choose whether to opt for a shared open space, for a desk inside an office, whether to become nomad workers (working travelling) or to carve out a workstation in the home space.
Work at home, especially for those who "forcibly" began his smart working experience only during lockdown, certainly has some positive sides, but it is not for everyone. For example, for those who do not have large spaces at home, it is often a problem to share spaces with your partner, with your children or your family, also frequenting the same environment during working hours, as well as before and after. The risks are multiple: be unproductive, never finish working and falling distractions - to name a few. This is why many employees are opting for the possibility of returning to work in a coworking.
The stimulus recreated in shared environments, in fact, is often productive and relaxing, the cleanliness of the workstations and all the comforts present make them convenient options given the modular and reduced prices. The respect of other workers is crucial, since we often find areas dedicated to phone calls, relaxation rooms away from the stations and the absence of music and chatter that we can find in some offices or in the home.
Here are 5 reasons why in 2021 it is important to consider the idea of moving to a coworking:
- CONTAMINAZIONE: Come dicevamo, essere circondati da altri lavoratori, spesso aperti a collaborare o concentrati sul proprio lavoro, stimola la produttività e il benessere mentale. Consapevole che la propria postazione è più sostenibile di un ufficio aziendale e che fa ridurre i consumi in casa, è qualcosa da non sottovalutare
- COMMUNITY: Entrare in un ambiente ricco dal punto di vista creativo e culturale cambia la propria attitudine verso il proprio lavoro, la propria routine e la propria autostima. Le convenzioni offerte dai coworking e la condivisione dei servizi crea spesso un senso di community lavorativa - giovani imprenditori, professionisti o freelance che siano - tra “non colleghi”. Il rischio della sensazione di solitudine del lavoro da casa, qui, è molto remoto.
- COMFORT E OTTIMIZZAZIONE: Se molti di voi hanno considerato il lavoro da casa come un grande risparmio di tempo per il tragitto casa-lavoro, altri sanno bene cosa vuol dire avere 45 minuti per una pausa pranzo e non avere tempo di cucinare, così come potersi concedere una pausa caffè al bar, avere uno spazio verde nell’ufficio, una connessione estremamente veloce, una conference room dove potersi isolare per chiamate e riunioni, così come ospitare colleghi o clienti. La forza di un coworking sta spesso nei servizi accessori come il bar, il ristorante, le sale meeting, una stampante di qualità o la velocità del wifi.
- FLESSIBILITÀ: La possibilità di upgrading tra il semplice accesso al coworking, l’avere una postazione fissa, un corner dedicato, una meeting room temporanea, un ufficio vero e proprio fa sì che il cliente di un coworking possa crescere e scegliere quanto investire all’interno dello stesso spazio di lavoro, senza essere condizionato dai prezzi.
- CONDIVISIONE: Lo spazio di un coworking da la possibilità di lavorare accanto alle scrivanie di persone con skills completamente differenti dalle proprie. Scoprire i metodi e i ritmi di lavoro di tante nuove persone permette di cambiare il proprio mindset e di lasciarsi ispirare dai coworkers. Una chiacchiera da caffè su un problema lavorativo su cui lavori da mesi può essere risolto da un nuovo contatto o da un punto di vista di chi lavora in un altro settore. Lasciare i propri spazi ed immergersi in un ambiente dinamico vuol dire uscire dalla propria comfort zone, per provare a migliorare il modo in cui concepiamo il lavoro e il modo in cui lavoriamo.
E voi? Dove vorreste lavorare nel 2021?
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